quel tempo della tua vita mortale,

quando BELTÀ l'amore l'allegria la bellezza SPLENDEA splendeva si espandeva sopraggiungeva

negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,

e tu, lieta e pensosa, IL LIMITARE la fine l'inizio la frontiera

di gioventù SALIVI fuggivi raggiungevi ricamavi ?

SONAVAN turbavano risuonavano dormivano le QUIETE agitate rumorose tranquille

stanze, e le vie dintorno,

al tuo PERPETUO continuo silenzioso stonato canto,

ALLOR CHE dopo che mentre prima di A L'OPRE FEMMINILI INTENTA impegnata in lavori femminili, casalinghi chiacchierando con le amiche assorta nello studio

sedevi, assai contenta

di quel VAGO preciso non definito bellissimo AVVENIR futuro presente passato che in mente avevi.

Era il maggio odoroso: e tu SOLEVI eri sola eri solita ti annoiavi

così MENARE picchiare far passare occupare il giorno.

...

(A Silivia, Giacomo Leopardi, 1828. In "Canti", Mondadori 2004)

attività didattica realizzata da Paola Casella, dicembre 2004

Ultimo aggiornamento  29/12/05